Nell'ambito dell’esecuzione del decreto di sequestro preventivo, gli uomini del Commissariato di PS di Manfredonia – dirigente dr.L.Di Prisco – hanno
Nell’ambito dell’esecuzione del decreto di sequestro preventivo, gli uomini del Commissariato di PS di Manfredonia – dirigente dr.L.Di Prisco – hanno apposto i sigilli alla nota discoteca “Decò”. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal G.I.P. dott. Domenico Zenoe richiesto dal P.M. che ha coordinato le indagini, dott.ssa Dominga Petrilli, a seguito delle “continue inosservanze” delle prescrizioni speciali imposte dall’autorizzazione rilasciata dal comune di Monte Sant’Angelo, violazioni riscontrate a seguito dei vari controlli effettuati dagli uomini del Commissariato.
“Già ad ottobre revocata autorizzazione ai gestori”. Già lo scorso ottobre – segnalano gli inquirenti – il comune di Monte Sant’Angelo, sulla scorta delle violazioni segnalate, revocava l’autorizzazione ai gestori, “ma la stessa non aveva una reale efficacia in quanto l’autorizzazione stagionale era già scaduta”.
In seguito, a metà luglio, a seguito di un controllo nella discoteca, gli agenti avevano riscontrato una serie di violazioni: “accertata una presenza di persone superiore al numero previsto, circa 600 a fronte di un massimo di 200″, con somministrazione di bevande alcooliche oltre le ore 1.00 ed infine la discoteca è rimasta aperta oltre l’orario consentito.
Ma a quanto pare la denuncia penale e le multe salatissime previste in questi casi, “non hanno sortito nessun effetto deterrente”, dicono gli inquirenti: la settimana successiva all’esito di un altro controllo, gli agenti riscontravano le stesse violazioni.Pertanto in considerazione del reiterarsi della violazioni e dell’inosservanza delle prescrizioni speciali della licenza, è stata richiesta l’emissione del provvedimento di sequestro preventivo, anche in considerazione della “presenza di un traliccio dell’alta tensione posizionato al centro della pista da ballo“. Il provvedimento è stato notificato al legale rappresentante della società che gestisce la discoteca, dopo la notifica sono stati apposti i sigilli ed è stato nominato un custode giudiziale al quale è stato affidato l’immobile sequestrato.
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