Sventato rapimento a Siponto, encomio solenne per agente e bagnino

Sventato il rapimento di un bambino a Siponto : encomio solenne – dalla Giunta comunale – perMaurizio Bottalico e Giuseppe D’Angelo, rispettivamente “

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Sventato il rapimento di un bambino a Siponto : encomio solenne – dalla Giunta comunale – perMaurizio Bottalico e Giuseppe D’Angelo, rispettivamente “assistente capo nella Questura di Bari” e “assistente bagnino nello stabilimento balneare Gabbiano Beach di Siponto” dopo l’intervento ai danni di un soggetto straniero, in seguito arrestato.

Come risulta nelle motivazioni che hanno portato all’approvazione dalla Giunta per l’encomio: “il 14 luglio 2012 a Siponto-Manfredonia – presso il Lido “Gabbiano Beach”, un individuo afferrava brutalmente un bambino di sette anni, che era in spiaggia con altri coetanei, e lo strappava violentemente ai suoi cari, trascinandolo con sè“.

Sulla spiaggia erano presenti i citati Bottalico Maurizio e D’Angelo Giuseppe (..) i quali notata la scena, si sono resi conto immediatamente della gravità dell’atto e, senza esitazione alcuna, con grande senso di responsabilità non hanno esitato ad inseguire e ad avventarsi contro il malvivente immobilizzandolo e liberando il bambino”. “L’assistente Bottalico, stante la flagranza di reato, procedeva all’arresto immediato“.

L’encomio solenne deriva dalla “della pericolosità dell’intervento” dei soggetti citati (Bottalico Maurizio tra l’altro libero dal servizio) con rischi per la propria “incolumità“; dal “senso del dovere e del coraggio che ha contraddistinto” entrambi i soggetti intervenuti “ai quali riconosciuti i dovuti meriti avendo intuito prontamente cosa stesse accadendo e senza esitare hanno dato il loro aiuto con sprezzo del pericolo e con slancio di generosità“.

Alla base dell’encomio solenne anche la richiesta avanzata dai genitori del bambino alla PA di Manfredonia “affinchè fossero adeguatamente riconosciute la nobiltà e la generosità del gesto dei sigg.ri Bottalico Maurizio e D’Angelo Giuseppe”, sottolineato anche dalla “gratitudine dalla cittadinanza di Manfredonia per il dramma sfiorato”.
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