Avevano perpetrato furti a raffica in provincia di Foggia, tutti con lo stesso modus operandi. Nelle prime ore di stamane, 19 luglio, personale del Co
Avevano perpetrato furti a raffica in provincia di Foggia, tutti con lo stesso modus operandi. Nelle prime ore di stamane, 19 luglio, personale del Commissariato P.S. di Manfredonia – con personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia – ha eseguito 3 ordinanze di misura cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal GIP del Tribunale di Foggia, dr. Mario Talani, su richiesta del Sost. Proc. Rep. del medesimo Tribunale, dr. Domenico Minardi, a carico di tre foggiani: le sorelle Pompa Elena e Pompa Raffaella, rispettivamente di anni 31 e anni 23, e Zucchini Christian di anni 33, resisi responsabili in concorso di numerosi furti aggravati messi a segno presso alcuni negozi di abbigliamento del Centro Commerciale E. Leclerc di Macchia di Monte Sant’Angelo.
L’operazione. Le indagini venivano avviate alla fine dello scorso novembre, quando gli agenti delle Volanti del Commissariato di Manfredonia arrestavano in flagranza di reato tre “foggiani in trasferta” colpevoli di furto aggravato in danno di negozi di abbigliamento siti all’interno del centro commerciale E.Leclerc; nel corso dell’operazione altre tre persone si erano date alla fuga sfuggendo all’arresto, ma non sfuggite alle riprese del sistema di videosorveglianza.
Grazie alla attenta visione di tutti i fotogrammi ripresi dalle immagini delle telecamere interne ed esterne dei negozi, gli Agenti operanti riuscivano ad individuare tutti i componenti la banda criminale che avevano partecipato all’azione delittuosa; il confronto di tali immagini con altre di diversi furti commessi dalla stessa banda nella città di Foggia, consentiva agli operatori di identificare con assoluta certezza tutti i colpevoli.
Gli atti di indagine effettuati sono stati inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, dalla cui richiesta è scaturita l’emissione dei provvedimenti a carico dei soggetti coinvolti nella vicenda per il reato di furto aggravato in concorso.
In effetti, ha ritenuto il G.I.P. che “sussistevano a carico degli indagati gravi indizi di colpevolezza, ravvisabili negli elementi conoscitivi evidenziati dal Pubblico Ministero, che hanno costituito un quadro articolato e coerente, con importanti elementi di riscontro, ma soprattutto la sussistenza del concreto pericolo di reiterazione di reati, in quanto i soggetti coinvolti hanno mostrato di non conoscere remore rispetto alla commissione di tali reati e alla loro reiterazione”.
“Non è da escludersi che il gruppo possa aver posto in essere numerosi altri furti della medesima specie, per poi rivendere la merce rubata, a prezzi stracciata, a parenti ed amici, quindi le indagini continuano anche sulla base di indicazioni che potrebbero pervenire da vittime di altri furti finora rimasti insoluti che, vedendo le fotografie degli arrestati, potrebbero riconoscerli quali autori di tali delitti, anche perché la banda operava in modo sistematico e seriale, vero è che già lo scorso anno era stato nella sua interezza arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Foggia per analoghi reati”, dicono dal Commissariato di Manfredonia.
Sorelle già arrestate. Tra l’altro le due sorelle Pompa erano già da tempo note alle forze dell’ordine perché in passato, nel 2007 e nel 2008, erano state coinvolte in furti messi a segno ad alcuni esercizi commerciali di Foggia
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