Venerdì 13 luglio scorso si è riunita presso Palazzo San Domenico, sede del Municipio, la Commissione giudicatrice del concorso di idee per un interve
Venerdì 13 luglio scorso si è riunita presso Palazzo San Domenico, sede del Municipio, la Commissione giudicatrice del concorso di idee per un intervento artistico scultoreo architettonico intitolato a Re Manfredi. Poco dopo l’ora prefissata, che era quella delle 10.30, tutti i membri (ing. Lorussi – presidente; prof. Caratù – componente; arch. Sammarco – componente; geom. Rucher – segretario) hanno preso posto nell’ufficio del dirigente dell’8° Settore ed hanno invitato i presenti, a vario titolo, del pubblico ad accomodarsi e seguire le varie operazioni previste.
Non si può affermare che ci sia stata una marea di proposte, ma la risultanza numerica di quanti aspirano più al piacere di veder realizzato un proprio progetto che al premio economico garantito (€ 3.000/00, al lordo delle ritenute di legge) non è stata da disdegnare. Sono pervenuti infatti dodici plichi e di questi due non sono stati giudicati idonei: il primo perché pervenuto oltre i limiti temporali stabiliti dal bando ed il secondo perché in forma non conforme (mancante della dicitura “Monumento a Re Manfredi” e recante addirittura il nominativo del mittente sulla busta stessa).
Per ognuno dei plichi si è provveduto dapprima alla numerazione progressiva, in base all’assunzione al Protocollo del Comune, e poi all’apertura degli stessi. Il segretario della Commissione ha verbalizzato il contenuto e tutti i membri hanno apposto le loro firme sul materiale contenuto all’interno delle buste, una delle due anonima perché al suo interno vi sono le generalità del singolo o del gruppo che hanno concorso al bando.
Le operazioni si sono protratte per una buona ora e mezza, ma in un certo qual modo il momento clou è stato quell’apertura del plico numerato con il numero 5. Un plico differente dagli altri perché più voluminoso e ligneo. E’ servito un martello ed un pò di olio di gomito per riuscire a schiodare il coperchio, operazione che ha acuito la curiosità di tutti i presenti, ed alla fine si è appurato che il mittente di un così singolare plico aveva preferito ai dvd, che un pò tutti hanno adoperato per la realizzazione tridimensionale del progetto, un più classico ed affascinante modellino in scala dell’intervento proposto.
Il prossimo passo sarà compiuto in seduta riservata. La Commissione passerà all’esame degli elaborati progettuali, valutando le proposte e formulando una graduatoria attribuendo, su una base pari a 100, i seguenti punteggi:
– qualità e originalità artistica fino a un massimo di punti 40;
– coerenza e integrazione con l’ambiente e lo spazio urbano fino a un massimo di punti 20;
– realizzabilità tecnica fino a un massimo di punti 25;
– durevolezza e facilità di manutenzione fino a un massimo di punti 15.
A graduatoria ultimata, si ritornerà in forma di seduta pubblica, e la Commissione procederà all’apertura delle buste sigillate di tutti i concorrenti e al conseguente accertamento di eventuali incompatibilità.
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