Delusione per la mancata considerazione delle proposte avanzate dalla marineria sipontina. Il fermo biologico, così come calendarizzato, arrecherà dan
Delusione per la mancata considerazione delle proposte avanzate dalla marineria sipontina. Il fermo biologico, così come calendarizzato, arrecherà danni alla piccola pesca ed alle numerose famiglie per le quali rappresenta l’unico sostentamento.
In un territorio, quale il nostro, dove la pesca rappresenta da tempo uno dei settori più rilevanti dell’economia locale, dell’impiego lavorativo dei sipontini, un esempio evidente della produttività e del senso di sacrificio che accomuna tutti gli operatori, si sta assistendo ad una scarsa considerazione delle esigenze primarie della filiera ittica ed una inesistente considerazione dei rilievi mossi con motivazioni valide ed oggettive.
Parliamo delle date stabilite per il fermo biologico (dal 6 agosto al 16 settembre 2012) che hanno sollevato proteste da parte della marineria sipontina, penalizzata da una decisione che non tiene in alcun conto le proposte costruttive avanzate (fermo dal 16 luglio al 3 settembre 2012) e volte a limitare la penalizzazione delle attività marittime del Compartimento di Manfredonia. Non più tardi di qualche giorno fa il Sindaco Riccardi era intervenuto con una missiva spiegando che “La richiesta di spostamento del periodo di fermo biologico tiene in debito conto le esigenze fondamentali di pesca connesse alle caratteristiche del golfo di Manfredonia. Golfo che è notoriamente habitat naturale di riproduzione in particolar modo nel mese di luglio”. Il Sindaco, che aveva ricevuto una delegazione di pescatori sipontini accompagnati dall’Assessore alle Risorse del Territorio e Sviluppo Economico, Antonio Angelillis, aveva espresso anche la forte preoccupazione dell’Amministrazione tutta nel cercare di evitare “che vengano vanificati tutti gli sforzi fin qui compiuti dagli stessi pescatori nonché dalla Pubblica Amministrazione locale e dalla Regione Puglia per arginare gli effetti della crisi che ha penalizzato, come è ben noto, in modo particolare il settore della pesca”.
Il messaggio, forte e circostanziato nelle sue motivazioni, non ha prodotto alcun risultato tangibile ed in data odierna Angelo Riccardi, congiuntamente a Nunzio Stoppiello quale rappresentante dell’Organizzazione Produttori Ittici, è tornato a scrivere per esprimere le proprie perplessità. Il Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dott. Mario Catania, il Direttore Generale per la Pesca Marittima e l’Acquacoltura, dott. Francesco Saverio Abate, l’Assessore della Regione Puglia alle Risorse Alimentari, prof. Dario Stefano, e per conoscenza il Prefetto di Foggia, il Comandante della Capitaneria di Porto, l’Assessore alla Pesca della Provincia di Foggia ed il Dirigente del Servizio Caccia e Pesca della Regione Puglia, hanno sulla loro scrivania una nuova missiva meritevole, quanto la precedente, di una risposta esaustiva.
“Esprimiamo profonda delusione e disappunto – dicono Riccardi e Stoppiello – nell’apprendere le decisioni assunte sulle date del fermo biologico. Non sono state ascoltate e tenute nella giusta considerazione le proposte della nostra marineria che non sono affatto in contrasto con gli obbiettivi che si prefigge il fermo biologico. La decisione presa penalizza ancora una volta la piccola pesca, che opera entro le sei miglia e rappresenta l’unico sostentamento per le numerose famiglie delle circa 170 imbarcazioni coinvolte. Per evitare iniziative autonome paventate dalla categoria, Vi invitiamo in modo pressante a voler riconsiderare la decisione assunta e chiediamo un incontro in tempi brevissimi per rappresentare meglio le nostre ragioni”.
L’Assessore Angelillis, dal canto suo e nella piena condivisione dei rilievi sin qui mossi dai pescatori manfredoniani, resta in costante contatto con la marineria sipontina per tenerla al corrente di eventuali comunicazioni delle autorità sopra elencate e per continuare a rappresentare, presso gli organi competenti, tutte le perplessità suscitate da una decisione che in riva al golfo continua a non essere condivisa da nessuno.
Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia (FG)
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