Porte aperte al digitale terrestre, ma il primo giorno in Capitanata è stata una mezza Caporetto. Un’emittente su due non ha acceso ancora il segnale,
Porte aperte al digitale terrestre, ma il primo giorno in Capitanata è stata una mezza Caporetto. Un’emittente su due non ha acceso ancora il segnale, ma la situazione dovrebbe ristabilirsi entro il fine settimana. Di certo i tecnici dell’alta frequenza, da due giorni ormai abbarbicati sulle antenne di Volturino e di borgo Celano (dove sono collocati quasi tutti i ripetitori delle tv locali e nazionali), non pensavano che il passaggio alla nuova tecnolgia fosse così complicato. «Abbiamo avuto pochissimo tempo a disposizione per organizzarci – spiega Gianni Papeo, tecnico dell’alta frequenza tra i più esperti in Capitanata – ricordiamo che il ministero ha assegnato le frequenze soltanto giovedì sera e che ci è stato dato pochissimo tempo a disposizione. Ci siamo messi subito al lavoro per smontare i vecchi moduli e installare i nuovi, molti di noi non dormono da due giorni». Emittenti come Teledauna e Teleradiopadrepio hanno acceso regolarmente il segnale come previsto nella mattinata di ieri, anche Teleblu lo ha fatto (alle «ore 10» fanno sapere dall’emittente), ma il segnale era visibile a macchia di leopardo ieri in quasi tutti i comuni della provincia, Foggia compreso. Sono rimaste al palo Telefoggia e Teleradioerre anche se quest’ultima ha ultimato le operazioni tecniche in serata e stamane dovrebbe trasmettere per la prima volta sul digitale. In difficoltà le altre emittenti minori foggiane come Telecattolica di Lucera, Teleradiosansevero e TeleAcli di San marco in Lamis.
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