Dopo la città capoluogo, anche Manfredonia ha il suo referente cittadino dell'Associazione "Lavoro&Welfare". E' Giuseppe Quitadamo, giovane attivi
Dopo la città capoluogo, anche Manfredonia ha il suo referente cittadino dell’Associazione “Lavoro&Welfare”. E’ Giuseppe Quitadamo, giovane attivista e braccio operativo dell’Associazione sin dal suo insediamento nel territorio. L’indicazione, accolta con un consenso unanime, è stata fatta nel corso della riunione degli iscritti di Manfredonia all’Associazione “Lavoro&Welfare”, tenutasi lo scorso venerdì 2 marzo presso il Centro Giovanile di Piazzetta Mercato, presente il Coordinatore provinciale Salvatore Castrignano.
«Nella città di Manfredonia abbiamo un nucleo numeroso e dinamico di “Lavoro&Welfare”, Associazione che costituisce ormai una risorsa importante per la Capitanata e per quanti nelle Istituzioni e nel tessuto produttivo sociale del territorio hanno a cuore il bene comune, il valore e la tutela del lavoro, la qualità sociale, afferma Salvatore Castrignano. Oggi più che mai è fondamentale aprire gli spazi della partecipazione e della responsabilità a nuove energie. Sappiamo quanto purtroppo ciò sia addirittura spesso impedito nei luoghi tradizionali della rappresentanza politica e sociale. Noi ce la stiamo mettendo tutta e continueremo a farlo, con la nostra iniziativa costante quanto propositiva, con la ricerca e la attivazione di buone pratiche capaci di consolidare il confronto democratico, di promuovere la crescita e il benessere, di innovare l’impegno politico e sociale sui temi nevralgici della vita delle nostre comunità«. «Con “Lavoro&Welfare” stiamo vivendo una esperienza collettiva entusiasmante ed unica, un persorso di coinvolgimento attivo e di formazione politica e sociale che rende ogni nostra iniziativa un tassello del mosaico del cambiamento necessario a Manfredonia e in Capitanata, dice Giuseppe Quitadamo. Abbiamo chiara la consapevolezza che occorre sicuramente andare anche oltre l’impegno associativo, per contribuire in prima persona a migliorare le cose che non vanno, dal lavoro che manca alle condizioni di degrado nei diversi aspetti del vivere quotidiano. Perciò ritengo preziosa la possibilità che abbiamo con la nostra Associazione di elaborare ed esprimere liberamente e pienamente idee e proposte, di confrontarle con altri, di consolidarle e valorizzarle fino a farle divenire -come auspichiamo- direttrici utili all’azione e all’innovazione delle classi dirigenti«.
false
COMMENTI