Violenze e minacce di morte ad ex, arrestato 32enne

Violenze e minacce all’ex fidanzata: personale dipendente della Squadra di Polizia Giudiziaria ha arrestato ieri, in esecuzione di ordinanza di custod

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Violenze e minacce all’ex fidanzata: personale dipendente della Squadra di Polizia Giudiziaria ha arrestato ieri, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, Dr. Domenico Zeno, su richiesta del Sost. Proc. Rep. dr.ssa Rosa Pensa, il 32enne pregidicato Marco Angerillo, nato a San Giovanni Rotondo ma residente a Manfredonia, perché resosi responsabile di stalking , lesioni aggravate e violazione di domicilio.

Il provvedimento restrittivo è scaturito dall’attività investigativa condotta da personale di p.g. del Commissariato di Manfredonia, in ordine ad una serie di episodi di minacce di morte e violenze con cui lo stalker ha minacciato la sua ex fidanzata, tanto da spingerla a chiedere ripetutamente aiuto alla Polizia.

Le violenze. I numerosi capi di imputazione ed il numero degli episodi denunciati sarebbero sufficienti ad evidenziare le vessazioni che la vittima ed i suoi bambini hanno dovuto subire nel tempo: dall’invio di diversi sms ingiuriosi e minatori, alle offese in presenza di altre persone, alle lesioni procurate alla vittima aspettata nei pressi della sua abitazione, agli sputi nel corso di incontri in locali pubblici e lancio di bicchieri in volto, agli appostamenti nei pressi del luogo di lavoro, al tentato investimento della donna e del suo bambino evitato solo grazie alla prontezza di riflessi della poveretta che trovava rifugio sul marciapiede, in ulteriori lesioni provocate con l’utilizzo di un bastone in ferro, all’irruzione in casa dopo lo sfondamento della porta d’ingresso dell’abitazione, aggredendo chiunque frequentasse la povera ragazza, senza distinzione di sesso ed età.

La notte di Capodanno l’ennesima violenza. Episodio culminante la notte di Capodanno, quando la Polizia si recava presso l’abitazione della vittima che aveva chiesto aiuto; la donna, in evidente stato di agitazione, raccontava il calvario del primo giorno dell’anno: qualche ora prima, dopo avere cenato in casa con alcuni suoi amici, si era recato con loro in una piazzetta di Manfredonia per festeggiare il nuovo anno. Ma sul posto l’aspettava anche Angerillo che, senza motivo, le buttava dello spumante addosso. Più tardi, in un bar dove l’aveva seguita l’uomo le si avvicinava, sputandola in volto e gettandole sul viso un altro bicchiere di spumante accecandola. La donna a quel punto decideva di allontanarsi nuovamente con i suoi amici, recandosi in una birreria, seguita anche lì dallo stalker, al che, temendo il peggio, decideva di rifugiarsi con i suoi amici a casa. Ma dopo qualche minuto, chiamata la donna al telefono cellulare, l’uomo la aggrediva verbalmente e la minacciava, quindi lei spaventata allertava il 113 chiedendo aiuto.

Mentre stava parlando con l’operatore, sopraggiungeva Angerillo che, con un suo amico, sfondava dapprima la porta d’ingresso, scagliandosi poi contro un amico della vittima utilizzando una spranga di ferro per colpirlo. La Polizia, intervenuta, constatava quanto dichiarato e rinveniva nell’ abitazione un telefono cellulare dell’ Angerillo e la spranga di ferro.

Il comportamento dell’uomo ha indotto una notevole modifica delle abitudini della perseguitata, costretta a non uscire più da sola, a cambiare continuamente gli orari ed i giorni delle sue uscite per evitare che l’uomo, nullafacente e quindi con notevole tempo a disposizione per annotare i suoi spostamenti, potesse appostarsi e continuare a perseguitarla.

L’arresto. Alla luce dei comportamenti citati scaturiva l’emissione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare, perché sussistevano specifiche ed inderogabili esigenze attinenti alle indagini, perchè concreto ed attuale era il pericolo delle ritorsioni del reo, in quanto Angerillo ha manifestato nei confronti della vittima e delle altri parti offese “una notevole insistente e reiterata condotta delinquenziale di assillo“, sottoponendole ad un clima di terrore e di soggezione psicologica; alto si palesava il rischio che l’uomo potesse commettere altri gravi delitti della stessa specie, “considerato – come riferito dalla nota del Commissariato – che è un soggetto avente una spiccata pericolosità sociale ed altresì l’atteggiamento vessatorio e prevaricatore assunto nei confronti della vittima”, nonché “la notevole pervicacia dallo stesso dimostrata nel porre in essere numerosissime condotte di inaudita violenza ai danni delle vittime ne facevano desumere la sua pericolosità”.

L’uomo avrebbe tentato di investire la vittima con la sua autovettura. L’indagato ha dimostrato l’alto tasso di spregiudicatezza nel porre in essere le sue condotte delinquenziali in un’ “escalation” preoccupante di condotte aggressive e lesive della salute delle vittime, sino addirittura a giungere a non farsi scrupolo nell’attentare alla salute e sicurezza del piccolo figlio della vittima in occasione del tentato investimento con la sua autovettura. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Foggia a disposizione dell’A.G. competente, ponendo fine ad un lungo incubo vissuto dalla vittima
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