Importanti sviluppi ci sono stati nella giornata di oggi, 11 febbraio, per i pescatori sipontini dopo che questa mattina si sono riuniti in assemblea
Importanti sviluppi ci sono stati nella giornata di oggi, 11 febbraio, per i pescatori sipontini dopo che questa mattina si sono riuniti in assemblea presso il mercato ittico di Manfredonia, che occupano ormai da diversi giorni in segno di protesta a causa della crisi che attanaglia il settore, per decidere il da farsi.
L’associazione degli armatori, all’unanimità, ha deciso di riprendere l’attività di pesca dalle 21 di domani sera, in attesa dell’esito dei successivi incontri delle prossime settimane per poi tornare a riunirsi nuovamente con tutte le marinerie italiane e decidere sul futuro e sulle strade da percorrere. La piccola pesca, invece, continuerà con l’azione di protesta.
Intanto, ieri 10 febbraio, si è svolto un incontro presso la regione Puglia con l’Assessore alle Attività Produttive, Dario Stefàno, il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, i due consiglieri regionali Franco Ognissanti e Giandiego Gatta, l’Assessore alle Attività produttive del comune di Manfredonia, Antonio Angelillis, una delegazione di pescatori sipontini e le organizzazioni di categoria.
“E’ stato un incontro dai toni accesi – racconta l’armatore Michele Carpano – ma siamo riusciti a far capire ai nostri rappresentanti politici la gravità della situazione in cui versa il comparto della pesca, dei risvolti negativi legati al caro gasolio e delle norme europee con l’introduzione della licenza a punti, norme che non ci consentono di operare e che ci mettono in serio ginocchio con la perdita seria di 4.300 posti di lavoro. Non possono prima incentivarci alla ristrutturazione delle nostre imbarcazioni, facendoci indebitare, e poi toglierci la licenza di pesca”.
Alla fine del dibattito, i partecipanti al vertice hanno raggiunto un accordo con “l’istituzione di una specifica task force regionale che dovrà occuparsi del problema e trovare delle soluzioni. Abbiamo chiesto anche la partecipazione e il coinvolgimento di una nostra delegazione, immediatamente accolta. L’assessore Stefano, dal canto suo, ci ha garantito che porterà all’attenzione del consiglio regionale quanto stabilito per poi organizzare un incontro con tutte le delegazioni delle marinerie pugliesi per allargare la discussione”.
Stefàno ha rimarcato, inoltre, che per raggiungere dei risultati dovrebbero muoversi anche le altre regioni d’Italia per un’azione più unitaria ed efficace alla risoluzione delle problematiche del settore. Interessante è stata anche la proposta di valutare se e quali misure FEP (Fondi Europei per la Pesca) potranno essere utilizzate nell’immediato per allegerire il peso che gravita sulle spalle dei pescatori pugliesi.
In merito alla questione del caro gasolio, per l’incidenza che ha assunto il carburante sui costi di gestione delle imprese di pesca, è stata prospettata, invece, l’idea di utilizzare i serbatoi ubicati in zona ex Enichem. Tale ipotesi, infatti, è stata più volte prospettata come la soluzione a portata di mano in quanto sfruttando strutture già disponibili si potrebbe stoccare gasolio e, con l’acquisto diretto, consentire ai pescatori risparmi fra il 25 e il 30%.
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