FOGGIA, mercoledì 8 febbraio 2012 – ORE 20.02 Maltempo, Coldiretti: danni per oltre 20 milioni di euro

Un danno di quasi 20 milioni di euro, pari al 5% del Prodotto interno lordo agricolo e di 4 decimi del Pil dell'intera economia della regione Puglia.

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Un danno di quasi 20 milioni di euro, pari al 5% del Prodotto interno lordo agricolo e di 4 decimi del Pil dell’intera economia della regione Puglia. E’ questo in sintesi il dato che emerge da un’analisi delle ‘drammatiche ripercussioni del maltempo sul settore agricolo’ elaborata dalla Coldiretti Puglia che ha chiesto la dichiarazione di Stato di calamità naturale. ‘Decine di imprenditori – afferma il presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – stanno in queste ore collaborando con l’Unità di Crisi, istituita presso la Prefettura di Foggia, per liberare le aziende dalla neve e per la messa in sicurezza degli alberi che sotto il peso della neve crollano sulle strade con danni a persone e automezzi. E’ l’ennesimo duro colpo al settore, dopo lo sciopero degli autotrasportatori rientrato solo qualche giorno fa’. Inoltre, i produttori del settore ittico e dell’acquicoltura denunciano – sostiene la Coldiretti – una situazione di grave difficoltà a causa delle fortissime mareggiate, con danni ingenti che derivano dai mancati guadagni e alle strutture. Per quanto riguarda il settore agricolo, in particolare, risulta distrutto il 50% degli ortaggi, quali cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli. ‘Tutto ciò che poteva essere raccolto – denuncia la Coldiretti – giace sui campi, perchè i collegamenti interrotti determinano l’impossibilità al trasporto della merce. Nelle province di Bari, Brindisi e Lecce la situazione rischia di aggravarsi a causa degli allagamenti, dovuti alle piogge persistenti che interanno le suddette aree da più di 96 ore. Sono schizzati i costi per il riscaldamento delle serre, aumentati del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre in decine di stalle isolate mucche, pecore e maiali rischiano di rimanere senza acqua e cibo per le difficoltà di garantire l’approvvigionamento dei mangimi e per i danni provocati dal gelo alle condutture che portano l’acqua agli abbeveratoi’.
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