il caro gasolio e le nuove regole comunitarie hanno messo in ginocchio il settore della pesca. In Puglia la marineria di Manfredonia è quella più colp
il caro gasolio e le nuove regole comunitarie hanno messo in ginocchio il settore della pesca. In Puglia la marineria di Manfredonia è quella più colpita con 230 pescherecci fermi in porto e quasi 2000 addetti a rischio posto di lavoro. ‘Non ci conviene più andare a pescare. Per guadagnare 600 euro ne spendiamo 1200. Il prezzo del gasolio è arrivato alle stelle, e poi ci sono i soliti speculatori, di questo passo rischiamo di chiudere’. In cima alle rivendicazioni il caro gasolio e in particolare l’esenzione dell’Iva, ma nel mirino anche il Regolamento comunitario sui controlli che stabilisce vari obblighi. Nunzio Stoppiello, presidente regionale di Federcopesca e presidente del GAC Gargano Mare rincara la dose. ‘Ci sono pochi controlli. Le autorità preposte dovrebbero vigilare di più perchè sul prezzo del carburante in molti speculano a discapito delle piccole imprese. Per abbattere i costi abbiamo pensato ad un deposito costiero. A Manfredonia ci sarebbero ben due serbatoi in grado di fornire tutte le marinerie pugliesi attraverso un gruppo d’acquisto collettivo, ma le varie istituzioni locali ci devono rilasciare le dovute autorizzazioni. Sono decenni che le aspettiamo’.
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