arrestato 45enne: picchiava ripetutamente la sua compagna

Ingiuria, lesioni personali aggravate, appropriazione indebita, violazione di domicilio, rapina e violenza privata in danno di una giovane donna di Manfredonia, già madre e separata dal marito, segnata da una vita di stenti e privazioni. Per questi motivi è stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, Rita CURCI un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di Michele Ardò, 45enne, nato e residente a Manfredonia. La donna, da qualche mese sentimentalmente legata all’uomo, per un po’ ha subito le violenze dell’indagato, nella speranza che cambiasse atteggiamento. Ma quando ha deciso di interrompere la relazione, lui ha iniziato a minacciarla, passando poi alle vie di fatto proprio la sera del 25 novembre, quando l’ha aggredita con calci e pugni alla faccia mentre lui le rinfacciava di avere intrapreso una relazione con un cittadino marocchino residente a Foggia, intimandole di interromperla subito e minacciandola con un coltello, di uccidere entrambi; non contento si è impossessato del telefono cellulare della donna sostenendo che con quell’apparecchio comunicava con il fidanzato. Di fronte alla serietà delle lesioni procurate alla vittima, l’ha accompagnata egli stesso al Pronto soccorso dell’Ospedale di Manfredonia, costringendola a non rivelare ai medici la vera genesi delle lesioni. In effetti la poveretta riferiva ai medici di una caduta accidentale, temendo evidentemente per la sua incolumità. E’ stato il parroco, il giorno dopo a chiedere l’intervento del personale della Polizia, vedendola in quello stato, nonostante lei continuasse a dire di essere caduta. Solo davanti agli uomini della Polizia la donna ha ammesso di essere stata la sera prima picchiata dal compagno e che quelle erano le conseguenze delle percosse ricevute.
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