I carabinieri del Comando Compagnia di Manfredonia, Nucleo Operativo e Radio Mobile, guidato dal Tenente Antonio Stanizzi, hanno arrestato e tradotto
I carabinieri del Comando Compagnia di Manfredonia, Nucleo Operativo e Radio Mobile, guidato dal Tenente Antonio Stanizzi, hanno arrestato e tradotto in carcere il 24enne di Manfredonia Maurizio Ciociola, in esecuzione di una Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 13.12.2011 dalla Procura della Repubblica di Foggia.
Il reato contestato a Ciociola è quello di evasione, in quanto lo stesso ragazzo non avrebbe ottemperato agli obblighi e alle misure restrittive previste dal regime di detenzione ai domiciliari. I carabinieri di Manfredonia hanno contestato a Ciociola di “essersi assentato da casa per ben 2 volte”.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia avevano già tratto in arresto, in esecuzione di Misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, Maurizio Ciociola, con precedenti di polizia giudiziaria per i reati di “lesioni personali aggravate” e di “violenza sessuale” . Le indagini nei confronti di Ciociola sono iniziate il 29 ottobre 2011, quando i militari di Manfredonia intervennero presso il Pronto soccorso locale, dove si trovava un 30enne che, nella zona portuale, aveva subito una brutale aggressione da parte di un individuo che lo aveva ripetutamente e ferocemente colpito al volto ed alla testa procurandogli vari traumi e fratture, cagionando un serio quadro clinico che rendeva necessario il trasporto del malcapitato presso la struttura ospedaliera Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Dalle prime indicazioni ricevute, gli investigatori, grazie alla profonda conoscenza della realtà operativa del territorio e dei personaggi di interesse attivi nello stesso, sono riusciti a risalire a Ciociola, individuandolo quale autore della cruenta azione.
Proseguendo nelle indagini i militari hanno cercato, oltre all’identificazione del responsabile, anche di accertarne il movente. Il motivo di tanta spietata barbarie si è quindi acclarato essere la morbosa attenzione che Ciociola aveva dimostrato, anche in precedenti occasioni, per la fidanzata dell’aggredito, più volte già importunata dallo stesso, giungendo finanche a usarle violenza sessuale, consistente in baci forzati sulle labbra e prepotenti “palpate” a seno e zona pubica. L’autorità giudiziaria, concordando con le risultanze investigative acquisite dai Carabinieri e ritenendo idonea una misura cautelare nei confronti del reo, ne disponeva pertanto il restringimento agli arresti domiciliari.
Una volta ai domiciliari Ciociola sarebbe tuttavia evaso con nuovo arresto dei Cc . Si ricorda che il legale del giovane aveva contestato le motivazioni alla base dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sostenendo che il giovane sostenendo che il giovane si fosse allontanato da casa per un funerale. Stamane la comunicazione dell’arresto e della detenzione in carcere a Foggia.
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