ospedale San Camillo, Lavoro & Welfare

“Possiamo affermare dunque che la mobilitazione da noi sollecitata e sostenuta, sempre nel rispetto delle funzioni istituzionali ed in stretto rappor

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“Possiamo affermare dunque che la mobilitazione da noi sollecitata e sostenuta, sempre nel rispetto delle funzioni istituzionali ed in stretto rapporto con il Sindaco, ha prodotto i primi risultati positivi: il San Camillo del Lellis rimane presidio centrale nel contesto sanitario provinciale; vi sono le condizioni perchè esso torni ad essere ospedale intermedio; il reparto nascite ha riaperto; in ortopedia da gennaio vi sarà un rafforzamento del personale medico. Inoltre è diventato obiettivo condiviso l’apporto più proficuo di medici ed operatori sanitari”.

Ospedale San Camillo di Manfredonia ( Assemblea cittadina San Camillo: le 5 azioni approvate e Focus riapertura reparto ginecologias): intervento dei rappresentanti dell’associazione Lavoro & Welfare di Manfredonia, del coordinatore provinciale Salvatore Castrignano e del componente professore Silvio Cavicchia, sociologo e ricercatore sociale del Centro di ricerca Eutopia. Associazione rientrante fra il gruppo di 21 associazioni da mesi in lotta per la tutela e salvezza dell’ospedale di Manfredonia.

“Il mondo delle Associazioni è stato indispensabile e determinante nel mettere in luce ed affrontare l’emergenza sanitaria che ci ha coinvolti con rischi di pesanti ricadute negative sul diritto alla salute dei cittadini. Le Associazioni locali, operando insieme, hanno contribuito a rendere attivi e concreti il protagonismo e l’azione unitaria delle Istituzioni locali e della politica”.

Il dottore Nicola Pistillo, primario divisione Ginecologia/ostetricia San Camillo Manfredonia (ST)
“Ora è chiaro a tutti, in primo luogo ai responsabili del governo regionale, che il nostro territorio è vigile e impegnato affinchè non si compiano scelte superficiali e sbagliate ai nostri danni. E’ evidente altresì che quanti rappresentano i cittadini del nostro territorio nelle Istituzioni devono essere più attenti a svolgere in modo adeguato il proprio ruolo.”

Il futuro. “Ma c’è ancora molto da fare e lo abbiamo indicato nell’ordine del giorno approvato al termine della affollata assemblea pubblica dello scorso 5 dicembre. In primo luogo dobbiamo conservare e potenziare il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini. Le iniziative messe in campo dal mondo dell’associazionismo finalizzate a rilanciare l’impegno sociale, politico ed istituzionale sui temi della crescita, dello sviluppo, del lavoro, della qualità sociale, dei giovani ricevono grande attenzione e seguito. Ciò è segno che nel tessuto sociale c’è voglia di partecipazione. Il cambiamento necessario al nostro territorio ne ha un bisogno vitale”.

“La Capitanata versa in condizioni di particolari difficoltà. E’ incomprensibile ed inaccettabile la perseveranza a conservare posizioni e privilegi da parte di un ceto politico ed istituzionale che nel suo complesso porta le responsabilità dell’arretratezza. Auspichiamo perciò che i processi di nuova partecipazione e la voglia di cambiamento possano giustamente diventare potenzialità condivise e motore per il rilancio della nostra comunità”.

Sanità Capitanata. Verso la chiusura del Lastaria a Lucera (con relative conseguenze – positive – per Manfredonia).
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