Stiamo per archiviare il secondo anno dell’era Riccardi

Stiamo per archiviare il secondo anno dell’era Riccardi. Anche lui come Berlusconi è sfortunato, entrambi hanno vinto le elezioni con una maggioranza

Capodanno nelle piazze di Puglia, stop a botti e fuochi d’artificio in tutti i capoluoghi
15mila lavoratori in attesa di contratto incrociano le braccia
Ismea, in Puglia oltre 1.782 ettari all’asta in 69 terreni

Stiamo per archiviare il secondo anno dell’era Riccardi. Anche lui come Berlusconi è sfortunato, entrambi hanno vinto le elezioni con una maggioranza mai vista prima. Lasciamo stare Berlusconi, a Riccardi è capitato di tutto anzi di più.

La sfortuna si è accanita contro la sua amministrazione, la sanità non esiste più, sia per gli operatori che perdono il posto di lavoro che per i servizi che i cittadini non ricevono; la clinica San Michele ormai è un ospizio, l’ospedale civile ha perso l’ostetricia (dove andranno le cicogne ora?). Ortopedia non c’e’ più , pediatria men che meno. Ormai la cittadinanza si aspetta la sua completa chiusura. Il lavoro diminuisce, è vero; c’è la crisi, è vero; ma le aziende del territorio proprio ora dovevano chiudere? A capo dell’amministrazione e del contratto d’area c’è Riccardi, se questa non è sfortuna. Erano anni che il rimorchiatore stazionava sul porto, anche quello se ne va. E pensare che Riccardi non aveva più proposto ricorso avverso la nomina di Falcone (pdl) a presidente dell’ A.P.. Anche sui comparti, proprio ora doveva capitare la grana? Molte case sono pronte da anni, la gente ci abita in modo poco decoroso, proprio ora dovevano scadere le convenzioni? Gli ultimatum scadono e i tempi si allungano. Forse qui la sfortuna si è accanita davvero, ma le conseguenze le pagano gli acquirenti / cittadini.

È toccato proprio a lui mettere all’incasso nello stesso anno una doppia TARSU, una delibera della giunta Campo, peraltro sospesa, ma non poteva rimanere tale? È toccato proprio a lui in questo anno orribilis aumentare la TARSU che va da un 36% fino al 150% a seconda dell’utilizzo. Non potevamo chiudere l’anno con il botto finale, il riconoscimento all’ASE di 6 milioni di euro per debiti fuori bilancio, partendo addirittura dal 1991. Ma l’ASE non doveva essere la mega holding foriera di grandi sviluppi occupazionali? Anche il mercato ittico, ad appena 5 anni dalla sua inaugurazione, chiude sotto il peso dei debiti, e gli sfortunati affossatori si sono visti anche affidare la gestione provvisoria. Fermiamoci qui per amor di patria, perché potremmo parlare del carnevale dauno, dei grandi piani affidati a grandi tecnici che gli assessori approvano senza neanche leggerli, delle ferrovie che ci lasciano facendo i loro affari, dell’agenzia del turismo, della tragicomica prima prova del concorso dei vigili urbani…

E, la politica?

La super maggioranza di Riccardi ha visto fibrillazioni sotterranee nel p.d. mai esplose alla luce del sole, e ben 9 consiglieri della sua maggioranza hanno cambiato partito di riferimento, inoltre si è visto imporre assessori e linee politiche che con Manfredonia hanno ben poco a che fare e poco hanno a che fare con il risultato elettorale, pur di assecondare accordi elettorali in altri comuni (peraltro mai mantenuti). Gli è riuscito addirittura cambiare tradizioni e abitudini radicate nella popolazione modificando il giorno del mercato settimanale.

Mancò la fortuna non il valore, è scritto sull’epitaffio degli eroi italiani morti ad El Alamein, ma sull’amministrazione Riccardi forse c’è poco valore e molta fortuna,

perchè la gente continua a sopportare e non protestare (mugugna solamente) forse rassegnata. In fondo, anche se prendiamo botte da orbi, Riccardi lo abbiamo voluto noi, come Berlusconi.

GIOVANNI CARATU’
PRESIDENTE MODERATI E CENTRISTI PER MANFREDONIA
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0