I nostri morti sono sacri

La ricorrenza del 2 novembre, che ebbe origine nel X secolo nel monastero benedettino di Cluny, è un'occasione opportuna per riflettere sul senso dell

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La ricorrenza del 2 novembre, che ebbe origine nel X secolo nel monastero benedettino di Cluny, è un’occasione opportuna per riflettere sul senso della vita e, di riflesso della morte, alla luce della parola di Dio.

 

“La morte rappresenta per l’uomo -asserisce il Sindaco, Angelo Riccardiun mistero profondo. Un mistero che anche i non credenti circondano di rispetto. La morte del cristiano si colloca nel solco della morte di Cristo: è un calice amaro da bere fino in fondo perché frutto del peccato, ma è pure volontà amorosa del Padre, che aspetta al di là della soglia a braccia aperte. La morte, perciò, sia quando è concepita come una punizione per il peccato commesso, sia quando si presenta nella sua misteriosità e incomprensibilità, non consiste tanto nella semplice cessazione o eliminazione della vita quanto, piuttosto, attivamente, nel ricevere qualcos’altro, cioè nel ricevere un’altra vita, una vita eterna che non conosce tramonto”.

 

Il cimitero è il luogo della memoria, il luogo che lega il passato dei nostri cari al futuro della nostra esistenza, gettando una prospettiva di speranza sul desiderio interiore di eternità. Il Sindaco Riccardi aggiunge, infine che “In realtà, la morte è l’unico evento di cui si parla senza averne esperienza personale. Si descrive sempre la morte dell’altro. Può sembrare molto strano, ma le esperienze più grandi e significative della nostra vita, e cioè il nascere e il morire, non le possiamo raccontare. Altri, i nostri genitori, ci hanno raccontato la nostra nascita. A nessun altro potremo raccontare l’esperienza della nostra morte. Il nascere e il morire, dunque, rimangono avvolti nel mistero”.

In definitiva: vivere è nascere nel tempo, morire è nascere nell’eternità.

Nell’occasione del 2 novembre l’Amministrazione Comunale si unisce idealmente alla cittadinanza nel ricordo dei defunti. Sono previste una serie di celebrazioni eucaristiche presso la chiesa di Santa Maria dell’Umiltà, sita nel cimitero cittadino. La prima messa è alle ore 7.30, la seconda alle 9, a seguire ci sarà la partecipazione dell’Arcivescovo Michele Castoro che officerà la cerimonia delle 10.30, ed ancora alle 12 ed alle 16. Quest’ultima funzione religiosa si terrà all’aperto nel piazzale antistante la chiesa di Santa Maria dell’Umiltà.

 

Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia

 
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