Benefici previdenziali per i lavoratori ex Enichem

Con recente sentenza del Tribunale di Foggia è stata riconosciuta l’esposizione all’amianto per altri 30 lavoratori dell’ex Petrolchimico Enichem di M

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Con recente sentenza del Tribunale di Foggia è stata riconosciuta l’esposizione all’amianto per altri 30 lavoratori dell’ex Petrolchimico Enichem di Manfredonia. A darne notizia è l’avvocato Matteo Notarangelo. Ad oggi sarebbero circa 60 i lavoratori per i quali sarebbe stata già riconosciuta l’esposizione suddetta, utile per il riconoscimento dei benefici previdenziali. “La stessa disposizione – dice l’avvocato Notarangelo– dovrebbe interessare entro l’anno circa 200 lavoratori”. Lo scorso 9 e 10 maggio si erano svolte le cause relative al ricorso per il riconoscimento dei benefici previdenziali per l’esposizione all’amianto di alcuni ex lavoratori del petrolchimico Enichem di Manfredonia. Agli atti di causa erano stati depositati il piano di bonifica, il parere INAIL 405/2000, l’atto di indirizzo del petrolchimico ENICHEM di Brindisi ed altri documenti. I giudici avevano rinviato al 26 settembre e all’11 ottobre dopo la richiesta dell’acquisizione di ulteriori approfondimenti sulla questione. I Consulenti Tecnici d’Ufficio avevano redatto una relazione tecnica, che dimostrava che nel Petrolchimico Enichem di Manfredonia gli impiegati erano stati giornalmente sottoposti ad una esposizione indiretta all’amianto, in quanto impegnati in locali o ambienti dove l’amianto era utilizzato a vario titolo nelle componenti costruttive (coibentazioni di tubazioni, reattori, essiccatori, apparecchiature varie, rivestimenti di alcuni elementi strutturali e coperture in eternit) contaminando tutti gli ambienti di lavoro di amianto”, mentre tutti gli altri lavoratori sarebbero stati “giornalmente sottoposti ad una esposizione indiretta e ad una esposizione diretta all’amianto, a seguito delle specifiche mansioni che prevedevano la manipolazione e/o il contatto con materiali contenenti amianto”. E perciò essendo tutto il personale del Petrolchimico sottoposto giornalmente e genericamente ad una esposizione, perché tutti gli ambienti erano contaminati da amianto, tutti avevano ottenuto una certificazione INAIL di esposizione all’amianto collettiva e generale. “Per il riconoscimento dei benefici previdenziali – dice l’avvocato Notarangelo – era stata indicata la data del 15 giugno 2005 per presentare domanda. Ora è importante comprendere il termine di decorrenza utile per presentare il ricorso: o la procedura prevista dalla normativa previgente (passata) o quella attuale”. Non tutti i lavoratori avrebbero infatti rispettato la scadenza del giugno 2005 – al tempo – per presentare il ricorso. “Questo nonostante tutti gli occupati avessero maturato il diritto per il riconoscimento, in considerazione di una bonifica avvenuta dal 1998”, aggiunge l’avvocato Notarangelo. Secondo lo stesso avvocato è possibile che gran parte delle udienze previste ad ottobre e quelle future dovrebbero non svolgersi in considerazione della normativa indicata utile per l’accoglimento del ricorso di tutti i lavoratori. “Tanto quelli che presentarono entro il 15 giugno 2005 la domanda per il beneficio previdenziale, quanto quelli che non rispettarono i termini di decadenza previsti al tempo”.
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