I Mondiali di Orienteering salutano il Gargano: “Foresta Umbra unica al mondo per gli orientisti”

Le capacità strategiche di uno scacchista unite alle doti atletiche di un runner, alla ricerca del miglior percorso, tutto da tracciare, con il so

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Le capacità strategiche di uno scacchista unite alle doti atletiche di un runner, alla ricerca del miglior percorso, tutto da tracciare, con il solo ausilio di mappa e bussola. Queste le abilità messe in campo dai 3mila atleti, dai 35 ai 95 anni, provenienti da 40 Paesi e più della metà scandinavi, protagonisti dei World Masters Orienteering Championships, i Mondiali di corsa orientamento over 35, che si chiudono sul Gargano con l’assegnazione dei titoli Long distance.

Con l’organizzazione della International Orienteering Federation, Federazione Italiana Sport Orientamento e Comitato Wmoc, la manifestazione ha potuto contare sulla collaborazione di Sport e Salute, Regione Puglia, Pugliapromozione e Asset Regione Puglia, insieme ai patrocini di ministero del Turismo e Provincia di Foggia e alla sinergia di 14 Comuni (Vieste, Peschici, Vico del Gargano, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Carpino, Apricena, Rodi Garganico, Cagnano Varano, San Nicandro Garganico, Mattinata, Lesina, Ischitella). A Peschici la cerimonia di chiusura, alla presenza del sindaco Francesco Tavaglione, dell’assessore allo Sport Luca Esposito e di Isabella Damiani di Vico del Gargano in rappresentanza della Regione Puglia.

“Dopo 14 anni di attesa siamo riusciti a coronare un sogno, è stato un grande Mondiale – ha dichiarato Gabriele Viale, direttore generale del Comitato Wmoc 2022 – Abbiamo portato 3mila atleti da 40 Paesi a godere delle tecnicità dei borghi pugliesi e della Foresta Umbra, unica al mondo da un punto di vista orientistico. Abbiamo innescato un percorso importante per il futuro della destagionalizzazione turistica, in quanto questa disciplina si pratica molto nei Paesi scandinavi in primavera e in autunno. Devo ringraziare tutto lo staff e l’organizzazione, la cui forza si è basata sul mix vincente tra risorse tecniche, con 30 anni di esperienza organizzativa, e giovani leve con il loro linguaggio moderno e tecnologico. Abbiamo fatto sistema con Fiso Puglia e le istituzioni, in particolare il Comando dei Carabinieri e la Protezione Civile di Vieste, il distaccamento aeronautico Jacotenente, il Reparto Carabinieri Biodiversità, l’Arif e le Polizie Municipali dei 14 Comuni coinvolti. Abbiamo e ho lavorato personalmente al 110% per portare a termine questo progetto, nonostante le difficoltà riscontrate, ma soprattutto per trasmettere a livello internazionale l’identità straordinaria della Puglia e del Gargano”.

“Una grande partecipazione per un Mondiale di qualità – ha dichiarato Sergio Anesi, presidente Fiso Federazione Italiana Sport Orientamento – in cui l’Italia ha saputo esprimere in termini organizzativi, con la cura dimostrata nella realizzazione delle diverse gare, di essere in grado di gestire qualsiasi evento. Ottimi riscontri sono arrivati, infatti, da parte dei partecipanti e della Iof. La prospettiva per la Puglia ora è davvero interessante con l’arrivo di nuove gare nazionali e internazionali e l’ormai prossima costituzione di un Centro Federale Fiso, il secondo in Italia dopo quello sull’Alpe Cimbra che sarà di riferimento per il Centro e il Sud della penisola. La presenza sul Gargano di persone di ogni fascia d’età e intere famiglie impegnate a praticare una disciplina outdoor è l’emblema della nostra cultura sportiva, a cui è connaturato un valore sociale ma anche economico per il notevole indotto generato sul territorio”. 

Assegnati in Foresta Umbra i titoli Long e Middle

Tra la Riserva Falascone e il Laghetto d’Umbra, il tracciato della Long distance (fino a 10 km) su terreno carsico, con doline e depressioni tra le faggete riconosciute 5 anni fa come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ha favorito il riscatto dello svizzero Daniel Hubmann, il più medagliato della disciplina in attività, ora nuovo campione nella M35. Nella finale Middle (massimo 8 km), infatti, il favoritissimo elvetico ha dovuto cedere il passo all’ucraino Marchuk Oleksandr, in campo con il team svedese OK Sodertorn. Nella W35 doppietta della svedese Sofia Lonnkvist, che conquista l’oro in entrambe le finali in foresta. Nella W50 si impone Vroni Koenig-Salmi, con 13 Mondiali nel proprio palmares con la Nazionale svizzera, prima campionessa del Mondo e poi europea Sprint. Ma il fenomeno assoluto della kermesse è la 95enne finlandese Sole Nieminen, la cui tripletta con vittoria di Sprint, Middle e Long, resterà nella storia dei Wmoc. Nella sua lunga carriera da orientista, cominciata nel 1970, ben 12 ori all’attivo.

“È stata una buona gara – ha commentato Sofia Lonnkvist – più dura a mio avviso rispetto alla Middle. La fine del percorso è stata la parte più impegnativa in assoluto ma ho apprezzato il fondo boschivo. Durante le qualifiche ho cercato di familiarizzare con i continui saliscendi del terreno per essere pronta per la finale. Un percorso davvero tecnico, che mi è molto piaciuto. Riporterò a casa dal Gargano bellissimi ricordi di questi miei primi Mondiali Masters, nonché prima esperienza in questa zona d’Italia così verde e lussureggiante. Ho amato la Foresta Umbra ma, al tempo stesso, la costa con le sue meravigliose spiagge”.

Tra Peschici e Vieste assegnati i titoli Sprint

Dopo il turno di qualifica nel suggestivo centro storico di Peschici, Vieste ha decisamente messo alla prova gli atleti. Il percorso di 3km si è dimostrato tecnicamente sfidante sia da un punto di vista fisico, alla luce dei continui e ripidi saliscendi tra le stradine della località, sia mentale, costringendo a un’attenta lettura della mappa durante le costanti variazioni di direzione. Immancabile l’arrivo sul lungomare della Marina Piccola, tra i quali quello della favorita Sarah Rollins, con le sue 12 partecipazioni ai Campionati del Mondo con la maglia della Gran Bretagna e ora campionessa W45.

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